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Žabljak

Durante l’inverno giochi adrenalinici sulla neve, in estate un angolo appartato per un caffè in due.Cittadina ai piedi del Durmitor attrae turisti da tutte le parti del mondo. Con un colpo di fortuna il vostro volo verrà cancellato, così vi regalerete un'altro giorno a Žabljak. La si considera il centro urbano alla più alta quota di tutto il Sud-est europeo. Lì, a 1450 metri sopra il livello del mare la neve regna anche per sei mesi, e l'altezza del manto nevoso può superare anche i due metri.

Tirarsi le palle di neve, scendere in slittino, praticare sci e snow-board sulle piste del Durmitor, alle quali si può arrivare con ski-lift e altri impianti di risalita, fanno tutti parte dell'offerta turistica invernale di questa località. Le piste da sci di Savin kuk, Štuoc e Javorovača sono adatte per tutte le discipline. I più coraggiosi appassionati della navigazione con le zattere discendono lungo il fiume Tara anche durante l'inverno, mentre durante l'estate questo è il divertimento preferito dei visitatori di Žabljak.

In questa cittadina c'è un ambiente divertente e piacevole offerto da bar e alberghi, che sono spesso meta per passare la notte di San Silvestro, la notte più pazza dell'anno.

Ovviamente, luogo inevitabile per le escursioni delle famiglie è il Lago Nero. Il cui colore blu cristallino è stato raccontato da tanti viaggiatori e poeti. In inverno è coperto da una lastra di giaccio, mentre in estate si riscalda fino a 20 gradi.

Cosa vedere

Durmitor

Durmitor,  corona delle montagne montenegrine, decorato da laghi glaciali color smeraldo, per il cui numero si distinguono gemme Bjelasica, Sinjajevina, Komovi, Prokletije. Ai piedi delle montagne del Durmitor, il cui nome ha un significato anche in lingua celtica, c’è la città più alta in Montenegro - Žabljak, che è circondata da 23 cime di montagne.

Il parco occupa la massa montana del Durmitor, le vicinanze e le superfici dei laghi e le montagne di Piva, le parti superiori delle valli dei canyon di Grabovica e Komarnica, la valle del canyon del fiume Tara e dei suoi affluenti Sušica, Vaskovska e Draga. Si estende su di una superficie di 39.000 ettari, nel territorio di cinque comuni: Žabljak, Šavnik, Plužine, Mojkovac e Pljevlja. La vetta più alta del monte Durmitor è il Bobotov kuk, a 2525 m sul livello del mare.

A oltre 1.500 metri sul livello del mare, ci sono 18 laghi glaciali che da queste parti sono chiamati "gli occhi della montagna". Il più grande e più bello è il Lago Nero. Deve il suo nome al riflesso delle alte conifere della foresta che lo circonda. Il paesaggio da fiaba è dominato dalla gigantesca cima di Međed che domina il lago.

La sede del parco è la città di Žabljak - la più grande stazione invernale in Montenegro, con strutture ricettive significative sia come alberghi sia come case private, infrastrutture per gli sport invernali e per le attività dei servizi nel campo del turismo e dell’alpinismo.

I sentieri escursionistici sono marcati e offrono il servizio organizzato di guide alpinistiche.

Nella zona del Parco Nazionale, con zattere, kayak o gommoni, portati dal flusso del Tara, e guidati con mano ferma di skipper esperti, conquisterete cascate e gole, per conoscere la bellezza del canyon più profondo d'Europa.

Parco nazionale del Durmitor

Il parco abbraccia tutto il massiccio montano del Durmitor, i pendii della montagna di Piva e la superficie del lago, le parti superiori delle valli dei canyon del Grabovica e del Komarnica, il canyon del letto del fiume Tara e i canyon dei suoi affluenti Sušica, Vaškovska rijeka e Draga.

Si estende su di una superficie di 39.000 ettari, sul territorio di 5 diversi comuni montenegrini: Žabljak, Šavnik, Plužine, Mojkovac e Pljevlja. La cima più alta della montagna Durmitor è il Bobotov kuk, con 2.525 metri sopra livello del mare. 

A più di 1.500 sopra il livello del mare si trovano 18 laghi glaciali, che da queste parti vengono chiamati "gli occhi della montagna". Il più grande e più bello di essi è il Lago Nero. Esso deve il suo nome al riflesso della foresta sempre verde di pini che lo circonda. La cima impressionante di Međed, che sorge proprio sopra il lago, domina su tutto questo paesaggio fiabesco.

La sede del parco è la città di Žabljak, il più grande centro turistico invernale del Montenegro, dalle significative capacità ricettive sia in hotel sia in case private, con infrastrutture per gli sport invernali e vari servizi per il turismo e per l'alpinismo.

I sentieri alpinistici sono segnalati e funziona un servizio professionale di guide alpinistiche. 

Nella zona del Parco nazionale, con la zattera, il kayak e il gommone, trasportati dal fiume Tara e guidati dalla mano sicura dello zatteriere-skipper, vi avventurerete nelle strettoie e nelle rapide, facendo la conoscenza della bellezza del canyon più profondo d'Europa.

Il lago Nero

Ad un'altitudine di 1.442 metri sopra il livello del mare, al confine con la Jezerska površ, a soli due chilometri e mezzo dal centro di Žabljak, si trova il Lago nero, che è di una bellezza straordinaria ed ha una vita insolita.

Tanti viaggiatori, scrittori, ricercatori, scienziati hanno sentito la necessità di descrivere la splendida superficie di questo lago, il suo colore verde scuro, quasi nero per la sua profondità e per la foresta che lo circonda, la fitta foresta di abeti, pini con muschio e le foreste di mirtilli, come anche le rocce del monte Međed che sembra cha lo tengano in braccio.

La scienza racconta che esso si è formato in incavo scavato dalla forza dei ghiaccia scesi da questa catena montuosa. In realtà è formato da due laghi distinti, il Piccolo e il Grande, collegati dalla "Struga" uno stretto canale. Il lago è lungo 1.155 metri e largo 810. La profondità maggiore del Grande lago e di 26 metri, e del Piccolo due volte di più, circa 50 metri! Quindi, il lago Grande è doppiamente più grande ma doppiamente meno voluminoso.

Secondo la leggenda, da queste parti una volta passava Santo Sava che qualcuno accusò (chi sa per quali ragioni) di aver rubato qualcosa. Egli non ebbe la possibilità di difendersi perchè tutto il villaggio lo inseguiva. Sava riuscì in qualche modo a scappare, ma essendo arrabbiatissimo fece una croce con il bastone e ordinò all'acqua di sommergere il villaggio. Adesso a quel punto furono gli abitanti del villaggio a scappare, mentre l'acqua li inseguiva. Quelli che corsero verso le montagne, l'acqua li portò nel luogo dove ora c'è il Piccolo lago, mentre il Grande lago si creò dove scapparono quelli che corsero verso i prati.

Il Grande lago si riempie grazie alla fonte sul lato del ovest ed ha anche un contributo dal ruscello di Mlini. Però la più grande quantità d'acqua gli viene donata dalla Čelina, un sistema di fonti sui pendii del monte Međed, 25 metri sopra il Lago Piccolo. Dopo il sonno invernale, qualche volta già in aprile e qualche volta solo a giugno, la Čelina segnala rumorosamente l'inizio di suo "lavoro". L'improvvisa comparsa dell'acqua è preceduta da un frastuono. Gli abitanti di questa area in quel occasione dicono semplicemente: "E' scoppiata la Čelina“. Le cascate alte anche 15 metri sommergono anche il sentiero (intorno lago intero c'è un il sentiero che consente belle passeggiate lungo i suoi tre chilometri e mezzo). La scena è indimenticabile, e quelli più coraggiosi provano a passare attraverso la cortina di schiuma creata dall'acqua.

In inverno il lago è coperto a lungo da uno strato di giaccio. In estate si riscalda fino a 20 gradi, così si può anche fare il bagno. D'estate l'acqua del Grande passa nel Piccolo lago, e d'inverno attraverso la Struga dal Piccolo al Grande.

Così tanti movimenti misteriosi. Specialmente segreti sono quelli sottoterranei. Le acque che lasciano il Lago Nero, dopo dei chilometri del passaggi sotto l'intero massiccio del Durmitor, sboccano in due fiumi, il Tara e il Piva(questa è una biforcazione, un fenomeno molto raro), ma lo stesso alla fine, dopo tanto viaggi attraverso il buio e facendo salti mortali, incrociano le loro strade di nuovo, vicino alla valle di Šćepan Polje, dove il Piva e il Tara formano insieme la Drina.