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Herceg Novi

Tra le mura della città tanti scrittori hanno trovato le parole giuste, e tra di essi anche il premio Nobel Ivo Andrić. Anche Petar II Petrović Njegoš, il più grande pensatore, filosofo, poeta, guida spirituale e sociale del Montenegro, prima ancora di compiere 9 anni venne illuminato dalla luce della conoscenza proprio nella regione di Herceg Novi.

Oggi essa è famosa come luogo di incontro per gli artisti del cinema, della musica e della pittura. Nota per il festival della mimosa, quando gruppi di majorette celebrano questo fiore, che inizia i primi giorni di febbraio. Un leggenda narra che la mimosa fu donata agli uomini dalla fata Alkima, salvata da alcuni giovani durante una tempesta. 

La storia

La città, tra monte il monte Orjen e l’ingresso della baia delle Bocche di Cattaro, è stata fondata nel 14mo secolo. Fu dominata da Veneziani, Turchi, Austriaci e, per un breve periodo, anche dagli Spagnoli. A testimonianza dei giorni in cui, attorno al 1382, furono gettate le fondamenta della città da Tvrtko I Kotromanić, ancora oggi si ammirano i resti delle mura, i palazzi, le chiese e le fortezze. Conosciuta allora come Sveti Stefan, ma la più moderna città sull’Adriatico fu nota anche come Novi (nuovo), Castrum Novum, Castel Nuovo... Il termine “herceg” si è aggiunto durante il regno del duca Stjepan Vukčić Kosač, quando la città raggiunse la sua più grande prosperità e benessere.

Cosa vedere

La città vecchia di Herceg Novi

Questa città fu fondata dal re bosniaco Tvrtko I Kotromanovic nella Baia di Topla nel 1382 e le diede il nome di Santo Stefano. La città venne costruita con lo scopo di stabilire legami commerciali con i paesi confinanti e per rivaleggiare con Dubrovnik.

Poiché fu l’ultima città ad essere fondata sulla costa adriatica venne ribattezzata Novi, che significa “l’ultima, la più recente”. Il suo nome attuale risale all’epoca in cui la città era governata dall'Hertzeg (Duca) Stjepan Vukcic Kosace, periodo in cui la città era molto fiorente. La sua storia rispecchia le varie dominazioni dei grandi imperi in queste terre: nel XV secolo venne conquistata dai turchi, nel XVII secolo dai veneziani, nel XVIII secolo dagli austro-ungarici, il cui dominio si protrasse fino al 1918 e fino alla creazione del Regno di Jugoslavia. Il centro storico venne costruito gradualmente. Per affrontare i pericoli del mare, venne circondata da possenti mura, costruite nel XIV-XIX secolo, con l'annessa fortezza difensiva di Forte Mare del XIV secolo (che attualmente è un cinema all’aperto). Il Kanli Kula risale all’epoca dell’occupazione turca, nel XV secolo (oggi è teatro all’aperto). Herceg Novi viene abbellita anche dalla torre Espaniola, e dalla Torre dell'orologio. Del periodo del dominio veneziano rimane il Monastero di San Francesco con l'annesso l’ospedale.

Fortezza Forte Mare

La fortezza fu il primo edificio della città medievale fondata dal re bosniaco Tvrtko I nel 1382, e intorno alla quale, nell’era di Stefan Vukčić Kosač si formò una grande città con fortezza.

E’ conservata una parte del muro di difesa del periodo più antico, quello della Bosnia.

La ricostruzione più radicale fu nel periodo della dominazione turca, quando la fortezza assunse le dimensioni di oggi, la forma e l'altezza fino alla cinta di difesa con le aperture per i cannoni. A metà del 16 secolo la fortezza veniva indicata come "forte torre" o "torre di Apas pascià". Nei primi anni del 18 secolo, fu ricostruita dai Veneziani, e da allora ebbe il suo nome di oggi. L'aspetto attuale della fortezza in generale le è stato dato da gli austriaci, che nel 1833 aggiunsero numerosi aggiornamenti. Da quel momento diventò uno dei punti più fortificati della città.

Torre Kanli

La fortezza turca conosciuta come " Torre Kanli ", tradotto dal turco "torre sanguinosa" è situato nel punto più a nord del centro storico di Herceg Novi e fa parte della sua complessa fortificazione.

In gran parte è stata costruita sulla solida roccia calcarea, circa 85 metri sul livello del mare, e con le sue dimensioni e posizione domina la città.

Il Museo Storico di Herceg Novi

La mostra permanente del Museo storico di Herceg-Novi è divisa in unità tematiche che insieme mostrano il ricco passato di questa città.

Nella prima parte è esposta la collezione archeologica, che presenta il passato dell'era antica del neolitico (la caverna Vranjaj), passando attraverso l'epoca antica per arrivare fino al basso medioevo. In una sezione speciale sono esposti gli oggetti provenienti dalle navi affondate in diversi periodi. La ricca collezione di icone (XVIII-XX secolo) è esposta assieme ad una raccolta di mobili da salotto urbano. Parte a sè costituiscono gli oggetti della cultura tradizionale che mostrano la vita urbana, come anche la vita di campagna nell'area delle Bocche di Cattaro. Il museo ha sede nella casa che nel 1940 fu donata alla città da Mirko Komnenović con il desiderio che lì vi fosse sistemato il museo della città. L'edificio fu costruito alla fine del XVIII secolo in stile tardo-barocco. Nel cortile si trova il giardino botanico nel quale cresce la vegetazione subtropicale della Bocche di Cattaro, come anche la flora della più ampia area mediterranea.

Monastero Savina

Il monastero Savina è uno dei più importanti monumenti storico-culturali di Herceg Novi.

Ai tempi dei Kosači, la famiglia che governava la Bosnia del XIV-XVII secolo, risale la chiesa dell'Assunzione della Madonna nel monastero (ultimo quarto del XV secolo). Un'antica pittura è stata trovata sotto uno strato di affreschi del 1565 che mostra la specificità della mescolanza di stili bizantino, gotico, manieristico e iconografico, allo stesso modo che si può riscontrare anche nella pittura della Dubrovnik della metà del XV secolo. Al complesso unito al monastero appartiene anche un più piccolo tempio dedicato a San Sava, edificato su di una collina distante un centinaio di metri dalla Savina. Costruito di pietra lavorata, con marcati dettagli stilistici gotici, esso potrebbe risalire ai tempi della fondazione della Savina come il monastero. Da Josif Tropović, monaco del monastero di Savina nella città di Topla, tra il 1825 e la fine del 1826, Njegoš per la prima volta assaporò i frutti della scienza.

Orjen

Il massiccio di Orjen domina l'ingresso alla baia. Si può avvicinarsi alla montagna con strade da Herceg Novi, Morinj, Risan e Trebinje. Ma sull’Orjen ci sono molti e ben segnalati sentieri escursionistici.

Percorsi escursionistici leggeri seguono la linea delle strade militari austro-ungariche, sentieri come Krivošije Ledenice-Crkvice, e portano ad alcuni dei picchi dell’Orjen. Si distinguono le salite fino a Subra, Zubački kabao e Reovački greda.  Da qui inizia il percorso costiero montenegrino che porta alle scogliere delle montagne costiere.

Grotta Azzurra

Plava špilja è una delle più interessanti tra una serie di grotte situate sulla penisola di Luštica, situata tra la baia Zlatna Luka e il promontorio Mokra gora. E’ distante da Herceg-Novi 5,7 mn.

Il nome deriva dal colore insolitamente blu durante le giornate di sole, creata dalla luce riflessa del sole.

Plava špilja può essere penetrata attraverso due ingressi. Un ingresso è molto ampio, e basso, mentre l'altro è al contrario - molto stretto e lungo. La grotta è interessante sia per i subacquei e sia per i normali turisti. Si tratta di luogo eccellente per un safari fotografico, sia sopra che sotto l'acqua. La grotta è raggiungibile in barca.

Isola di Mamula

Nelle mappe nautiche è conosciuta come Lastavica, ma il nome Mamula è ampiamente accettato e lo deve al generale austriaco Lazar Mamula, che nella metà del 19 secolo lo fondò.

Mamula è un'isola disabitata, all'ingresso della baia di Cattaro, distante da Herceg-Novi 3,4 mn. E' circolare, con 200 m di diametro, ricoperta di bassa vegetazione, con una spiaggia e un molo sul lato nord. Durante le due guerre mondiali quest’isola è stata una prigione, e in ricordo di quel periodo c’è una targa-monumento. Mamula è ancora un’isola deserta, ma anche un famoso luogo di vacanze estive.

Igalo spiaggia

Sebbene sia parte di un'unica entità comunale con la città Herceg Novi, Igalo può essere considerata come una cittadina separata, che ha circa 8000 abitanti. Il nome è stato dato dalla stessa parola di origine greca, che significa "terra - mare – riva”.

È conosciuto principalmente come un luogo turistico, e grazie al fango del mare nella spiaggia Blatná, è il centro del turismo della salute in Montenegro. Vi sono molti ristoranti e caffé che attraggono con gli aromi delle specialità di pesce, il suono della buona musica ed il piacevole ambiente. La spiaggia è lunga 1.500 m e può ospitare circa 3.500 persone.

Mirište

La valle di Miriste si trova tra la valle di Zanjic e capo Miriste, sulla penisola Luštica, a 20 chilometri dal incrocio Kotor-Tivat-Budva.

Questa è la località più suggestiva della Riviera di Herceg Novi. La moderna spiaggia balenabile di Masline è stata costruita nella valle, una vera e propria combinazione di cemento e sabbia. La spiaggia è delimitata da un fitto uliveto terrazzato che si fonde con il mare con grande armonia, quell’armonia che può essere creata solo dalla natura.

Questa spiaggia balenabile offre anche un ristorante in cui si possono gustare le specialità locali.

Žanjice

Žanjice è situata nella valle di Miriste, profondamente incuneata nell’entroterra della penisola di Luštica. E' distante circa 4 miglia da Herceg Novi, e circondata da uliveti e dall’acqua azzurra del mare. La spiaggia, lunga 300 km e larga 15 m è coperta di ciottoli bianchi.Può ospitare circa 1000 persone.

Qui vicino, si trovano la Grotta Azzurra e l'Isola di Mamula con le sue antiche fortezze austriache che dominano l'entrata alla Baia di Bocche di Cattaro. Si possono raggiungere con un'imbarcazione privata o durante una delle escursioni organizzate dalle agenzie viaggi.