Tata
Cosa vedere
Il museo Kuny Domonkos nel castello, il Museo delle Copie delle Statue Greco-Romane nella sinagoga, il Museo della Minoranza Tedesca nel mulino ad acqua Nepomucenus e il Museo Geologico all’aria aperta ai piedi del Colle del Calvario sono curiosità che attraggono non solo la gente locale, ma anche turisti dai paesi stranieri. Il Lago Vecchio, il Lago Cseke e le terme Fényes offrono possibilità di divertimento agli amanti dell’acqua, degli sport acquatici e della pesca; mentre il Giardino all’inglese, la Valle del ruscello Által, l’Arboreto di Agostyán e le montagne Gerecse sono luoghi ideali per coloro che amano la natura.
Quasi tutto l’anno – da marzo a novembre – la città si anima con festival storici, culturali, tradizionali, sportivi e per la tutela della natura. Numerose sono le possibilità di alloggio e ristorazione per gli ospiti.
A. Il castello di Tata B. Il Giardino all'inglese di Tata C. L’Hotel Kristály D. Il palazzo Esterházy E. Il Colle Calvario e dintorni F. Öreg-tó (Lago Vecchio)
La storia
Studi archeologici dimostrano che Tata e i suoi dintorni furono abitati già prima dell’età della pietra ed anche in epoche antiche. Fu sostanzialmente abitata in maniera continua per le sue ricche foreste e le sorgenti di acqua calda.
Gli abitanti del più importante accampamento dell'Impero Romano, Brigetio (Ószőny), condussero l'acqua alle loro case proprio da queste sorgenti.
Il castello di Tata è un edificio storico imponente costruito su una roccia tra il 1397 e il 1409, circondato da acqua e palude. Il castello fiorì durante i regni dei re Sigismondo di Lussemburgo e Mattia Corvino come residenza estiva, ma anche successivamentre i potenti vi trascorsero parte del loro tempo.
La sua fisionomia attuale è stata in buona parte determinata dalla famiglia dei conti Esterházy, che furono impiegati diplomatici di alto rango del governo. Gli ospiti erano i benvenuti in questa villa che aveva caratteristiche e doti naturali incomparabili. I conti Esterházy svilupparono il proprio terreno con una politica che tutelava la natura e l’ambiente. Anche i paesaggi e l’aria erano purificati grazie al regolamento dell’acqua e ai lavori di costruzione del parco, ordinati dalla famiglia Esterházy.
Il nome di Tata fu associato anche alla storia equestre del paese: durante il regno degli Esterházy si trovavano 20 stalle, gestite da allevatori locali. Alla fine del secolo XIX Tata divenne una delle mete più popolari degli abitanti di Budapest, fatto che produsse uno sviluppo industriale significativo.